Home
Photo
Video
Writings
Paintings
Events
Architettura e invisibilità
Parte prima. Introduzione. Assunzioni fondative. Gli oggetto o luoghi dell'architettura. Forma, funzione, struttura, visibile e invisibile. Le articolazioni del visibile e invisibile e l'architettura.
Parte seconda. L'invisibile proprio. Il sonoro. L'olfattivo. Il tattile. Relazioni tra le declinazioni dell'invisibile proprio.
Parte terza. L'invisibile improprio.
Il trasparente. Lo schermato. Il camuffato. Il mimetico.
Tavole.

Bibliografia.
Indice
In Architettura e Invisibilità si esplora l'architettura in alcuni aspetti non legati direttamente alla triade forma-funzione-struttura, attorno a cui ruotano generalmente le considerazioni teoriche e applicative su questa disciplina.
Si parla infatti di
invisibilità come componenti non descrivibili o percepibili tradizionalmente, ma che sono comunque presenti e indissolubilmente legate all'"oggetto fisico" di legno, muratura, acciaio, calcestruzzo, e alla sua percezione attraverso i sensi.
L'invisibilità può definirsi quindi
propria o impropria: il sonoro, l'olfattivo, il tattile è invisibilità propria: il trasparente, lo schermato, il camuffato, il mimetico è invisibilità impropria.
Per simmetria, anche il
visibile può essere proprio e improprio: la visione cromatica, l'exovisione, la captazione, la cromatopsia, l'accomodamento, la visione mobile, la visione stereoscopica, la visione radarica sono categorie del visibile proprio. La visione onirica, l'immaginazione, l'allucinazione, la tele-visione, la dia-visione, la pre-visione, la visione virtuale, il teatro del mondano, sono categorie del visibile improprio.
Links
Contacts